Vacanza, quest'anno, è stata: mare, natura, vita semplice di campeggio e la bici eletta a principale mezzo per gli spostamenti.
Purtroppo la pacchia è durata una settimana sola, a luglio, e il tempo è stato incerto (mavà?!) ma ne abbiamo ricavato tanto ma tanto relax.
Fra tutte la spiaggia dedicata ai cani ma aperta anche agli umani ben educati, si è rivelata la migliore. Pulita, ampia e abbastanza selvaggia era anche poco affollata e per questo ottima per l'andirivieni con secchiello e annaffiatoio colmi d'acqua!
La spiaggia per cani? Attrezzatissima! |
Uno stupendo giglio di mare fiore tipico della duna mediterranea |
Mai come quest'anno ho riflettuto sul concetto di vacanza ricavandone, come conclusioni, che sempre più amo il viaggiare lento oppure, in alternativa, l'ozio concreto, quello fatto di libri, chicchere e ore pacifiche, tanto quanto sempre più non sopporto i forzati delle vacanze, sempre inquieti e alla ricerca di qualcosa, preoccupati (!) del non riuscire a fare/vedere tutto o, al contrario, spaventati che qualcosa turbi la loro abitudine che si sono portati da casa e alla quale non rinuncerebbero nemmeno morti.
Avventura, curiosità, scoperta? Ma figurati, se la tele non prende vedi come mi incazzo!
Non dico di prendere e andare a visitare Uzbekistan e dintorni come hanno fatto due amici che ammiro tantissimo per l'originalità della scelta ma solo di uscire un pochino dal seminato, dall'ordinario e ripensare alle nostre abitudini magari "alleggerendole" un po' dalla quotidianità per accorgerci che per vivere bene ci basta davvero poco e sicuramente di meno di quello che pensiamo.