martedì 22 ottobre 2013

Washi tape mania!!

Non so a voi ma a me soprattutto in autunno e in primavera vien voglia di rivoluzionare tutto, dal mio armadio ai cuscini del divano. Per fortuna del portafoglio mi piace recuperare quello che ho già aggiungendo, togliendo, ricoprendo...
Ecco, appunto, ricoprire è la mia ultima mania soprattutto da quando, grazie a Casa Facile, ho scoperto l'esistenza del washi tape!
Eccomi allora, con le mie idee tutte ben chiare in testa e sparse nella mia agenda, fare il primo ordine sul sito My washi tape, creato da Anabella, dolcissima ragazza romana ma di origini argentine che della passione per questa tecnica decorativa ne ha fatto un vero a e proprio lavoro.
Ecco il mio primo pacchetto... sembrava più un regalo che un acquisto, mi spiaceva quasi aprirlo!


Ed ecco il mio primo esperimento. Avevo questo raccoglitore ad anelli un po' demodè, diciamo, e anche abbastanza rovinato sui bordi ma volevo usarlo per metterci tutti i riferimenti con gli indirizzi utili per il blog.


Nelle foto: prima e dopo la cura.
Sono bastati un po' di carta da pacco e qualche nastro di washi!


Il rotolo a pois invece l'ho usato per decorare, molto semplicemente le mensole ed il davanzale della cameretta.


Prima erano basiche mensole Ikea in rovere, adesso hanno un qualcosina in più.


mercoledì 9 ottobre 2013

9 Ottobre 1963

Quella del Vajont, purtroppo, è una storia tutta italiana nel senso più brutto e oscuro.
Avidità, favori ad amici di amici, corruzione, trascuratezza  e anche tanta incompetenza.
Non ci pare possibile che qualcuno, sapendo, abbia continuato a costruire la diga là dove non si sarebbe mai dovuta fare e a mettere in un pericolo così grande, fatale, interi paesi.
Piuttosto che a far bene il proprio lavoro qualcuno si è preoccupato di spendere tempo e soldi per processare Tina Merlin per aver diffuso notizie false e tendenziose... Tina è stata l'unica ad avere il coraggio invece, quello che a molti è mancato o è stato fatto mancare.
Sono passati cinquant'anni, proprio oggi,
Bè, la storia della diga del Vajont ci avrà ben insegnato qualcosa.
A sentirli parlare oggi, tutti quanti, certo che l'abbiamo imparata la lezione!
Ad averla imparata, avremmo fatto case solo dove e come potevano essere costruite, ci saremmo presi cura dei nostri boschi e dei nostri fiumi, saremmo stati attenti ai segnali che le nostre montagne ci mandavano.
Invece, dal 9 ottobre del 1963 una serie troppo lunga di eventi più o meno prevedibili come
la Val di Stava nel 1985, la val Pola nell'87, alluvioni, su alluvioni, i vari terremoti  che hanno evidenziato mancanza di accuratezza nelle costruzioni, da ultimi quelli dell'Aquila e in Emilia, ci mostrano come non abbiamo imparato niente, niente.
Preferiamo piangere i morti, con le fasce tricolori ben in vista che chiedere, pretendere che chi di dovere faccia bene il proprio lavoro, con competenza.
Quando si parla di amore per l'ambiente, di salvaguardia, li vedi i sorrisi, ti prendono per originale. E' una cosa per alternativi, gente che non ha niente da fare e allora come hobby...
E invece no, i fatti lo dimostrano, i morti del Vajont lo dimostrano.
La tutela dell'ambiente non è importante, è fondamentale.
Paesi con un territorio meno fragile del nostro se ne prendono più cura e non si tratta solo di chiedere fondi ma di usare al meglio le risorse e le competenze che già ci sono.

venerdì 4 ottobre 2013

So critical So fashion, il racconto.

A qualche giorno dalla chiusura leggiamo insieme il comunicato che gli organizzatori di So critical So fashion hanno pubblicato sul sito ufficiale dell'evento, per tirare le somme sull'edizione 2013.



Mi sembra di cogliere molta soddisfazione per un evento che, primo e finora unico nel suo genere, sta diventando un punto di riferimento importante e riesce ad attirare davvero molti visitatori in una delle settimane più caotiche di Milano come è quella della Moda.

Ecco invece cosa vi racconto io del mio giretto, durato un paio d'ore, domenica pomeriggio:
Quello che ho visto è stato puro rispetto per le materie prime, per i posti da cui provengono e per chi le produce. La dimostrazione che anche i tessuti e i materiali meno nobili, con la cura possono essere nobilitati. Ho visto passeggiare seducenti geishe con i loro invitanti kimono che non erano di seta ma che un'abile mano aveva dipinto come fosse. Ho incontrato Stella, a cui non vedevo l'ora di stringere la mano, perchè sì le amicizie virtuali possono essere belle, quando nate dall'incontro di interessi comuni ma quelle reali, fisiche lo sono molto di più. Ho sfiorato e accarezzato sari indiani di mille colori e me li sarei portati a casa tutti, così, solo per i gusto di averli.  Ho apprezzato filati così leggeri e preziosi che sembravano essere stati tessuto da un ragno, un ragno molto elegante.






Ho visto abiti, pantaloni, mantelle che starebbero bene davvero a tutte le donne, abiti che hanno un proprio carattere ben definito perchè probabilmente gli è stato trasmesso da chi li ha creati ma che riuscirebbero ad adattarsi benissimo a chi li indossa come in una specie di affinità elettiva.
Eccovi raccontato quello che ho visto, anche se leggendo il post vi sarete accorti che più che vedere ho sentito, mi sono lasciata trasportare dalle sensazioni senza essermi caricata troppo di aspettative e a volte funziona molto di più, si riescono a cogliere più particolari e a godersi di più le cose.



venerdì 30 agosto 2013

E' quasi settembre, tempo di buoni eco-propositi!

Sarà capitato anche a voi, la risposta più frequente che sento quando qualcuno si giustifica per il suo non far niente per l'ambiente è: "Non ho tempo!"
Premesso che, avendo un brutto carattere sono facile all'incazzatura, questa è una delle affermazioni che mi fa incazzare di più in assoluto. Prima di tutto perchè sottointende che invece tu, che ti impegni anche per chi non ha tempo, di tempo ne hai perchè non fai niente di importante per tutto il giorno; in secondo luogo perchè è una risposta assolutamente senza senso.
Le buone pratiche ecologiche sono abitudini, e come tali sono gesti quotidiani che in molti casi fanno risparmiare, anche se a qualcuno potrebbe non sembrare, non solo tempo ma anche soldi.
Migliorano l'organizzazione delle nostre case e dei nostri uffici e, in molti casi li rendono anche ambienti più salubri.
Ma siccome gli ecoscettici sono tantissimi, pigri e spesso anche cinici, sono cioè convinti che fare, per esempio, la raccolta differenziata non serva a niente, ecco qui un decalogo di buone pratiche ecologiche "for dummies" scritto, ovviamente, a modo mio!


1 - L'acqua 
L'acqua non si spreca. E basta! Non ci sono nè ma nè se. L'acqua non si spreca. Anche se ha piovuto fino a ieri, anche se quando si apre il rubinetto esce che è una bellezza. In Italia abbiamo una rete idrica scandalosa eppure siamo un territorio a costante rischio siccità, un paradosso, vero, e chi di dovere dovrebbe far qualcosa ma questa non è una buona scusa per non far niente noi, da buoni cittadini. Per esempio (ma da piccoli a scuola non ve lo dicevano?!) provate a chiudere il rubinetto mentre vi lavate i denti che non è che vengono più bianchi se lasciamo che, nel frattempo, l'acqua scorra a fiumi! Volete  esagerare? Chiudetela anche mentre vi insaponate sotto la doccia. Confesso che io, freddolosa, in inverno non ci riesco proprio ma in estate lo faccio.Qualcosa che fa risparmiare acqua anche passivamente è montare, nei rubinetti, dei riduttori di flusso che no, non sono robe complicatissime che chissà come si montano e chissà quanto ci vuole, nonhomicatempodaperderio, e chissà quanto costano, sono semplicemente dei filtri e si trovano dal ferramenta o nei nostri amatissimi bricocenter.

2 - Elettricità
Qui si tratta anche di risparmiare soldi, magari funziona.
Provate, tendendo una bolletta sottomano, a confrontare i vostri consumi prima e dopo.
Ma prima e dopo cosa?
Semplice prima e dopo aver spento tutti i led di casa: televisioni, pc, radio, ciabatte varie e altri apparecchi.
Vi stupirete, credetemi!

3 - Raccolta differenziata 1: Plastica
La plastica va smaltita correttamente, negli appositi sacchi gialli o nei cassonetti.
Perchè?
Perchè viene riciclata!
Nella plastica si buttano: bottiglie, imballaggi leggeri, il polistirolo, gli imballaggi a bolle, i flaconi dei detersivi, degli shampoo etc meglio se ben sciacquati e lo stesso vale per i contenitori degli alimenti che se troppo sporchi vanno, purtroppo, nell'indifferenziato.
Nella plastica NON si buttano: tutti quegli oggetti in plastica rigida come giocattoli o con parti metalliche o peggio ancora cose tipo telecomandi etc. Tutti questi vanno portati in discarica. "UUUU, cheppalle andare in discarica"
Eppure lì vanno portati. Prendete uno scatolone, mettetelo in un angolo di casa dove non ingombra e quando sarà pieno potrete fare la vostra gita alla piattaforma ecologica!

4 - Raccolta differenziata 2: Vetro e Lattine
Stesso discorso della plastica: se smaltiti correttamente vetro e lattine verranno riciclati e diventeranno altro vetro e altre lattine.

5 - Raccolta differenziata 3: Carta
Sarà mica che se smaltisco correttamente la carta questa poi viene riciclata??
Esatto, è proprio così ma ricordatevi che nella carta non vanno: tutti gli involti per uso alimentare troppo sporchi e oleosi, gli scontrini e tutte quelle fighissime borsette semirigide che non si capisce se son di carta o no del negozio figo in centro che sarebbe molto più figo se usasse borsette più eco, magari in carta riciclata!

6 - Lavatrice e compagnia bella
Anche in questo caso si parla anche di un vantaggio economico e anche qui provare per credere.
Provate a organizzare meglio la vostra lavanderia in modo da fare meno lavatrici a settimana e tutte a pieno carico, usate meno detersivo (meglio se ecologico, mavà?) e abbassate la temperatura: già a 40°  i capi si lavano bene, anche i bianchi che, anzi, ingialliscono e ingrigiscono meno. Se ci sono macchie evidenti vanno pretrattate. Ma quello va fatto comunque e lì il sapone di Marsiglia non lo batte nessuno. 
La pubblicità mente.

7 - Vestiti, scarpe e borse
Qui non si tratta solo di ecologia ma anche di senso etico e civile.
I vestiti che non mettete più perchè "Ommioddio questo è dell'anno scorso!!" Non li butterete mica via, vero?!
Lo sanno anche i bambini, in tutte le città, ma anche nei paesi si possono trovare i contenitori (non chiamateli cassonetti) per la raccolta degli abiti usati (ma potete metterci anche scarpe, borsette, zaini etc purchè siano in buono stato.
Potete controllare sui siti di Humana o Caritas per conoscere l'ubicazione dei contenitori e per altre attività.

8 - Cibo
Sprecare il cibo è davvero una delle cose peggiori che esistano e in tempi di crisi penso sia anche una delle più stupide.
Per evitare sprechi ragioniamo le nostre spese e non facciamo strabordare le nostre dispense.
Per chi vuole andare oltre si può arrivare a non scartare quasi niente di quello che si usa in cucina usando anche bucce, baccelli etc. Se vi sembra assurdo visitate il bellissimo Ecocucina curato da Lisa Casali, in arte Lisca cambierete idea!
Tra l'altro Lisca ha realizzato da poco un suo decalogo antisprechi che val davvero la pena di leggere.

9 - Mangiare insetti
Ricchissimi di omega3, quasi più del pesce, pieni di vitamine e nutrienti nutrono già gran parte della popolazione mondiale e sono a impatto praticamente zero!
L'ho scoperto ieri sera e ve lo faccio sapere ma di ricette ancora non ne so ;)

10 - Le tre R
Tenete sempre a mente le tre R che sono alla base della decrescita Riduci, Riusa, Ricicla e magari fatevi un giro su decrescitafelice.it

Quello che volevo dire in questo decalogo magari un po' "arrogante" è che non è mai male mettere in discussione le proprie abitudini perchè farlo è darsi un'occasione per crescere, evolvere.
Per esempio prendere un pomeriggio per predisporre degli spazi in casa per la raccolta differenziata non potrebbe aiutare a riorganizzare e quindi riordinare angoli altrimenti ingombri di cose magari inutili parcheggiate lì perchè non c'è mai tempo? Ma prendiamocelo il tempo, lo facciamo per la nostra famiglia in fondo!
Proviamo a ridurre gli scarti e i rifiuti: per esempio bevendo acqua del rubinetto si eliminano le pesanti e ingombranti bottiglie di plastica.
Vedrete poi che da cosa nasce cosa e le eco-idee vi verranno quasi da sole ma non smettete mai di informarvi (davvero) e documentarvi.

giovedì 1 agosto 2013

Lo confesso, sono onnivora!

Io non sono vegetariana.
Io non sono vegana.
Io non sono, tantomeno, fruttariana.
E non aspettatevelo da me perchè, molto probabilmente, non lo sarò mai.
Ma permettete di spiegare i miei perchè:
Ogni volta che compro della carne o del pesce, del latte o dei formaggi mi impongo, sempre di più, di farlo in modo intelligente, attento e consapevole.
Ogni volta che cucino e mangio qualcuno di questi alimenti lo faccio in maniera gentile, mi impegno per farlo nel migliore dei modi possibile.
E mi accorgo che in questi quasi tre anni di piccola rivoluzione verde, facendomi domande su cosa mettevo nei miei piatti, ho imparato un sacco di cose.
Molte ma molte di più che se avessi detto dei grossi NO semplici e secchi senza possibilità di ripensamenti.
A tavola, ieri sera, con amici buongustai, come noi, si discuteva proprio di quello e tra un piatto di penne alla Norma, scaglie di Grana Lodigiano e un'ottima Vernaccia di San Gimignano ci raccontavano di come, nella scuola dove insegna la mia amica, ad un bimbo (senza nessun problema alimentare, nessuno) venisse imposta, dai genitori, una dieta vegetariana...
Perchè far sentire diverso un bimbo che invece vuol essere come tutti gli altri? Perchè negargli un piatto di lasagne facendolo piangere? Ma perchè??
Io non so trovare una risposta, però so che un bimbo di quattro anni è nel pieno della sua formazione fisica e caratteriale. Sta crescendo e sta sviluppando il proprio gusto personale su... tutto!
Da quello che gli piace mangiare al suo colore preferito.
Adesso Viola comincia a voler assaggiare quello che c'è nei piatti dei "grandi" e tra le mille cose belle che mi immaginavo da fare con lei ecco questa è una e anzi, è ancora più bello di quanto immaginassi.
Esagero?
No, perchè il cibo è vita ma non solo, è anche cultura.
Parla di un popolo, della sua storia. Non mangiare certi alimenti vuol dire far morire dei pezzi di storia e consegnare a chi verrà dopo di noi un futuro mica tanto migliore, anzi più povero!


P.S. Spesso mi dicono che son sempre lì a puntualizzare... lo faccio anche adesso: odio essere definita carnivora, perchè non è vero... io sono onnivora.

sabato 6 luglio 2013

More, mirtilli e ...

Quante volte capita, mentre si è in vacanza, di dire o sentir dire: "che buono questo! A Milano certe cose ce le scordiamo".
Ecco, invece, i giorni in cui ti accorgi che non sempre è così sono belli, ma belli davvero, e cambiano di colore e di sapore anche un'intera settimana troppo faticosa e lunga.
Forse troppo legati all'idea che, abitando in città, o vicino alla città come nel mio caso, si sia costretti a far la spesa al supermercato ci perdiamo tante occasioni per cercare e scoprire che ci sono cose buone anche vicine a noi e fare esperienze "da vacanza" a due passi da casa.
Forse troppo rassegnati all'idea che la campagna stia scomparendo ci sembra inutile anche far qualcosa per sostenerla in modo che questo non succeda.
Bè, datemi dell'illusa ma io non la voglio pensare così: se noi per primi torniamo alla campagna questa ci ripagherà di sicuro ma se la lasciamo morire non lamentiamoci quando sarà troppo tardi. Cominciamo col comprare prodotti che davvero ci soddisfano, compriamo locale, compriamo di stagione e vedremo che questi prodotti, ben presto, li troveremo anche al supermercato comodo-comodo sotto casa.

Grazie alla soffiata giusta e al mezzo più ecologico che c'è, la bici, pomeriggio siamo arrivati da Maurizio e abbiamo potuto raccogliere e gustare i suoi piccoli tesori: mirtilli, ribes, more e lamponi che produce e vende con davvero tanta passione.




Appena arrivati ci ha dissetati tutti e tre e poi ... ci ha messi sotto a lavorare!
Cassetta alla mano ci ha indicato le file più piene di frutti e ci ha mandato a raccoglierli e a mangiarne quanti ne volevamo nel frattempo!


A fine raccolta ci ha nuovamente offerto da bene e così abbiamo potuto chiaccherare anche un po' e scoprire qualcosa in più del suo lavoro. Le piante di mirtillo, per esempio, sono state quelle più difficoltose, all'inizio, ma sono quelle che adesso gli danno più soddisfazione, infatti sono stracariche di frutti che, in questo periodo, raccoglie in quantità e quelli che non riesce a vendere, ecco che diventeranno marmellata.
Ora uno si domanderà: "Maperchècacchio mi devo mettere io a raccoglierli?" Ecco, provate a comprare un cestino di lamponi all'Esselunga, poi uno da un piccolo produttore e poi, scontrino alla mano, mi direte da soli il perchè!

Ci siamo salutati con la promessa di tornare presto, anche perchè, le more, non sono ancora al massimo della maturazione e quindi, cheffai, non torni quando sono nere-nere, succose e dolcissime? 
Io non vedo l'ora!

La via del ritorno, per fortuna, ci ha offerto, oltre a un bellissimo tramonto, anche uno spettacolo che, per chi sa cogliere la poesia di un trattore in azione, è davvero molto poetico.




Se volete andare a trovare Maurizio e gustare i suoi frutti lo trovate ad Arluno (MI) e qui trovate il link al sito della sua azienda con tutte le indicazioni per raggiungerla.



giovedì 27 giugno 2013

Salvata da un rapanello. Ovvero come il tempo mi abbia dato ragione

Poi, un bel giorno, cominci a raccogliere. Verdure che fino a poco tempo prima erano così piccole da farti quasi dubitare adesso sono lì, pronte!
E mentre sei tutta presa a coccolarti le tue zucchine e le tue erbette neonate, sorridendo, pensi che tu le cucinerai, le metterai in tavola e le gusterai con chi ti vuole bene e non una volta sola, mentre così non faranno tutti quelli che, come sempre, si son sentiti in dovere di  dire la loro con frasi inutili del tipo "Mavà, ma cosa ti metti a fare!" "Ma credi di riuscirci?" "Ma lo sai che la terra è bassa?" e altre affermazioni noiose e già sentite.



Ecco, loro no, o meglio anche loro quest'estate mangeranno sicuramente pomodori e melanzane ma altrettanto sicuramente andranno a comprarseli al supermercato onde poi lamentarsi che non sanno di niente.
Non capiranno mai, e a volte la voglia di spiegarlo mi scappa proprio,  quello che si prova quando vedi che quel piccolo seme che hai piantato, magari pensando "chissà se spunterà qualcosa?",  cresce, cresce, cresce ancora e ti ripaga, con le sue prelibatezze, di tutte le ore passate ad annaffiare e togliere erbacce.
Non capiranno mai la soddisfazione di preparare un brodo, un semplice brodo, per la tua piccola sapendo di usare davvero gli ingredienti migliori, perchè li ha coltivati tu e oltre che di sole son pieni d'amore.
Ecco, non capiranno e che si arrangino perchè io mentre preparavo la pappa per Viola mi sono sentita una mamma davvero molto figa!
Intanto che il mondo, là fuori, non capiva, io invece mentre ero nel mio orticello ho riflettuto su moltissime cose e molte altre ne ho capite.
Per esempio, ho capito che non c'é niente che io non possa riuscire a fare se mi ci metto davvero.
In realtà è una cosa che ho sempre saputo ma che avevo perso chissà dove in un crescendo di insicurezze e quindi di insoddisfazione che mi stavano davvero rovinando.
Il pessimismo e il conseguente nervosismo cronico che vedo in molti stava contagiando anche me.
Me??! La ragazza che sorride sempre? La ragazza che vede sempre in positivo? Eppure stava succedendo e allora forse non esagero se dico di essere stata salvata da un rapanello!

mercoledì 29 maggio 2013

iNature, la cover ecocompatibile!

Finalmente il pacchettino è arrivato, è sempre bello aprire pacchetti anche quando si sa già cosa c'è dentro!
Nel mio oggi c'era la mia nuova custodia per l'iPhone, che non è una cover come le altre ma è 100% made in Italy e 100% biodegradabile.

 


Di varie forme e colori, non solo per Iphone, più o meno morbide, decorate o semplici, insomma per tutti i gusti. Io l'ho scelta morbida e verde, che, se non si era capito è il mio colore-fissa del momento.
E' prodotta dalla Biomood, un'azienza marchigiana della provincia di Fermo e si chiama iNature.
La sua ecocompatibilità è stata riconosciuta, certificata e di recente anche premiata (all'estero, ovviamente...)
L'idea è semplice e anche geniale: realizzare oggetti  non solo ecosostenibili ma anche belli, per far sì che diventino di moda e si diffondano sempre più insieme all'idea che tutti dobbiamo far qualcosa per l'ambiente.
Sia la cover che la sua confezione sono totalmente biodegradabili, la confezione, per esempio, che come tutte le sue simili ha un ciclo di vita brevissimo, è realizzata in semplice cartone riciclato e riciclabile, senza parti in plastica che possono far venire dubbi sul suo corretto smaltimento, quindi si può buttare senza paura nella carta; la cover, invece, una volta usurata è addirittura compostabile e si può buttare nell'umido!
Se vi interessa potete trovare la filosofia iNature spiegata, brevemente, qui.

domenica 19 maggio 2013

Neve Cosmetics - collezione Immaginaria

Di solito non lo faccio, non recensisco quasi mai i prodotti che uso e non faccio promozione tramite il blog. Questa volta, è domenica, son qui sul divano e un post leggero leggero ci sta tutto, voglio fare un eccezione per la nuova collezione Immaginaria di Neve Cosmetics.



Purtroppo sono rimasta abbastanza delusa, il tema sembrava così promettente che forse avevo delle aspettative troppo alte e mi ero immaginata, appunto, colori esagerati, con riflessi mai visti e invece ... bho ...
Non discuto assolutamente della qualità dei prodotti che come sempre sembra molto alta oppure della bellezza dei colori che però non mi sembrano evocare boschi incantati, streghe e folletti come promesso. 
Mi sembrano molto belli il pastello Petrolio e il relativo ombretto Pixie tears (bello anche il nome), io adoro il color petrolio e aspettavo qualcosa di questo colore,  poi mi sembra molto particolare il blush Urban Fairy ma per il resto mi sarei aspettata colori più osati, duocrome, con riflessi particolari per esempio, un viola più intenso e magari un bianco ma con molti riflessi colorati. 
Non sono una che compra  e compra e compra quindi se anche tutti i colori mi fossero piaciuti non li avrei presi e sicuramente non tutti in una volta ma mi piacciono le cose ben fatte e invece, purtroppo questa collezione non mi sembra ben sviluppata, come un tema non svolto del tutto.



A malincuore quindi devo dire Neve Cosmetics rimandata, almeno per questa volta.

venerdì 17 maggio 2013

Dell'autoproduzione o dell'orto

Si può conquistare un pezzettino di felicità piantando qualche pomodoro, aspettando con fiducia che i semini messi sotto terra facciano capolino, sognando di mangiare una parmigiana o una caponata fatta con le proprie melanzane?
Dicono di sì e io penso proprio che sia vero.
Il Campo delle Fragole non ha interrotto le trasmissioni e non è andato in vacanza, no no!
Se non sapete dove trovarmi cercatemi nel mio orto tra piantine di pomodori, idee di basilico e abbozzi di carote. Fate in fretta perchè tra poche settimane la vegetazione sarà così fitta che potreste faticare a trovarmi!
Per ora le piantine più evolute sono alte più o meno così


ma presto potrò pubblicare foto anche delle altre.
Si parla tanto di orti in terrazzo e penso che davvero un pezzettino di terra da coltivare sia una risorsa da non sprecare. E' quasi un investimento, se pensate che, per esempio, per la modica cifra di 4 euro ho comprato sei piantine di pomodoro che spero avranno una produzione se non eccellente almeno buona!
Certo bisogna avere costanza, pazienza e accettare il dato inconfutabile che, come si dice a Milano, la "tèra lè basa" e che quindi bisogna piegarsi.
Poi però vedere che la fatica viene ripagata  da verdure croccanti e piene di sapore è impagabile davvero!
Ecco, questo è solo il primo capitolo  di una nuova avventura, che come tutte le avventure non so bene come andrà a finire, può anche darsi che nonostante gli inizi promettenti si rivelerà poi un fallimento oppure potrà essere l'inizio, che in realtà è poi un continuo, di qualcosa di bello e gratificante!
Certo, i pericoli sono molti, nei nostri piccoli orti infatti, non lo sappiamo ma si possono nascondere, ben accuattati nell'erba, predatori micidiali, insospettabilmente erbivori che mentre noi siamo disattenti sono pronti a ghermire le nostre inermi zucchine neonate!! Vi metto la foto del predatore sì da riconoscerlo e metterlo in fuga, semmai doveste vederne uno!




mercoledì 20 marzo 2013

Consapevolezza

Mi sa tanto che la cosa giusta l'ho fatta. Stamattina.
Loro erano lì, primaverili, allegre e colorate; mi chiamavano a gran voce e io mi son fatta tentare e le ho guardate per bene.
Prima la taglia, poi il prezzo, irrisorio davvero e poi dove erano state fatte.
Che poi lo sapevo già, lo immaginavo insomma.
Bangladesh.



Le ho lasciate lì e ho fatto bene per mille motivi. Volete saperne qualcuno?
Prima di tutto perchè non mi servivano, erano solo uno sfizio e potevo farne a meno, anche perchè, a guardarle bene, come sfizio non erano nemmeno il massimo.
Poi perchè ho avuto proprio la sensazione di predicare bene ma di non razzolare di conseguenza; si fa davvero in fretta a dire "massì, che male c'é?"
In ultimo perché consumare meno e meglio non è un vezzo, come molti pensano, ma un dovere di tutti e stamattina di fronte a quei pezzettini di stoffa così innocenti ho proprio avuto la consapevolezza che, con ogni probabilità, erano stati cuciti da una donna non molto diversa da me, anche lei mamma, magari, quasi sicuramente più giovane, quasi sicuramente sfruttata e sottopagata.
Una donna senza scelta.
Io invece la possibilità di scegliere cel'avevo e spero di aver scelto per il giusto.

venerdì 8 marzo 2013

Frivolezze di primavera - parte 2 Le recensioni

Come promesso, ecco le recensioni dei prodotti di cui ho parlato qui. 

Pilogen Bio Bio Baby - Bagno shampoo alla camomilla biologica
Questo per la verità l'ho preso in prestito a Viola perchè è davvero ottimo anche come shampoo e per la palestra quindi è perfetto come 2 in 1. Il profumo è ovviamente, nascendo come prodotto per i più piccoli, molto delicato e fresco. La Pilogen è di Salsomaggiore e produce cosmetici naturali dal 1898, una storia che attraversa tre secoli per una ditta che fa le cose "come si deve" e che negli anni ha ottenuto le ormai necessarie certificazioni. Insomma un esempio di buona Italia che, come spesso succede viene esportata in tutto il mondo ma che non si trova sugli scaffali dei nostri supermercati!
Non lo dico per dire, io ho molti dei loro prodotti, soprattutto per la piccola, sono davvero buoni e hanno anche prezzi ragionevoli.

Dr Organic - Pomegranate Conditioner,   Dr Organic - Vitamin E Deodorant e Dr Organic - Pomegranate skin lotion
Finalmente il balsamo ecobio giusto per me (ma sono sempre pronta a sperimentarne di nuovi...) né troppo corposo nè troppo liquido, come spesso succede. E poi con un profumo divino, davvero buono!
Sempre della stessa casa cosmetica, gallese di Swansea, il Vitamin E Deodorant è un altro ottimo prodotto, più comodo dell'allume di rocca che uso invece a casa, fa, come si dice, il suo sporco lavoro e ha una fragranza fresca e assolutamente non dolce.
Da ultima la crema corpo al melograno ha la stessa ottima e lievemente persistente fragranza del balsamo e anche per lei vale la stessa cosa in fatto di consistenza: nè  troppo liquida nè troppo densa. Si assorbe in un attimo ma i risultati poi si sentono





Bioearth - Crema idratante attiva viso
Ottima come tutti i prodotti Bioearth, altra casa cosmetica italiana nata nel 1997 a Fornovo di Taro, nel perugino, questa crema mi ha salvato dal freddissimo dell'inverno appena passato (?)
Per la mia pelle è un po' troppo pesante e in primavera/estate non la userò di sicuro

Crazy Rumors - Mint chocolate 100% natural lip balm
Qui siamo davvero nel campo delle frivolezze, il prodotto in sè è buono ma niente di superlativo, se non fosse per i gusti, uno più goloso dell'altro e per il sito, divertentissimo!

La primavera è in arrivo, anche se oggi davvero non si direbbe (...) e le frivolezze non sono di certo finite qui!

giovedì 7 marzo 2013

Qualcosa di ... verde!

Mi sa che ormai si è capito: il colore di quest'anno sarà, anzi è, il verde, in tutte le sue sfumature.
E' un colore allegro e ottimista, io personalmente lo adoro, che può essere anche splendidamente elegante, quindi perché non dare un tocco di verde anche al nostro giorno più importante?
Se poi il nostro matrimonio sarà verde fuori, nei particolari e nei dettagli ma anche dentro, se avrà cioè  un'anima etica ed ecologica, non potrà che essere perfetto!










Gironzolando in rete ho trovato tantissime proposte per gli sposi che sognano un matrimonio bello sì ma anche sostenibile e ne ho selezionate un po', secondo me, di interessanti e originali.

L'ABITO DA SPOSA
Sapere che il nostro abito rende felici non solo noi che lo indossiamo e che grazie a lui ci sentiamo come delle dive ma anche chi l'ha realizzato, ecco, quello sì che non ha prezzo!
Donne come noi, solo più svantaggiate, che finalmente vengono pagate il giusto per il loro lavoro. Anche noi possiamo contribuire a rendere possibile questo se scegliamo un abito equo e solidale.
Per esempio date una sbirciata alla collezione de L'Orlo del Mondo, nata da un idea dell'associazione milanese Cose dell'altro Mondo oppure alle creazioni  dell'atelier Equostyle di Brescia.

Tre creazioni L'Orlo del Mondo
Che non vi venga in mente di pensare che un abito del genere non sia ben fatto, niente di più sbagliato! Dietro a un abito sostenibile, ci sono cura, attenzioni e un altissima qualità dei tessuti al pari di quelli degli atelier più famosi ma ci sono anche i volti sorridenti delle donne che li hanno realizzati, quindi, semmai, hanno un qualcosa in più.

TRUCCO & PARRUCCO
Pronte per farvi dipingere il viso e stupire tutti con un make up originalissimo? Non ci avreste mai pensato, vero, di affidarvi a una pittrice per il vostro trucco da sposa?
Bè, nemmeno io ma sono rimasta davvero colpita dal progetto Organic Brides di Stella Mongodi, ragazza di Pavia con la passione per la natura e per la pittura  che ha pensato di riunire le sue attitudini nel suo lavoro e proporsi come make up artist ecobio. Curiosate nella gallery delle sue "opere" e ditemi se non le trovate felici, colorate e allegre, in una parola radiose!
 





E VIA CON LA FESTA:  CATERING, LOCATION & MORE
Il mondo dei wedding planners é ormai saturo, tanto che sembra quasi che senza non si possa riuscire a organizzare un bel matrimonio. Io non la penso così, penso invece che se si ha buon gusto, fantasia, creatività, doti organizzative e un po' di tempo a disposizione si riescano a organizzare le proprie nozze nel migliore dei modi. Non abbiate paura di sbagliare, non c'è un giusto o uno sbagliato c'è solo ciò che va bene o non va bene per voi e se avete le idee chiare... metà del gioco è fatto.
Se però le idee non sono chiare per niente e l'unica cosa di cui siete certi è quella di volere un matrimonio il più possibile ecobio ecco un po' di proposte che vi aiuteranno:
Su Ecosposi.it, ad esempio, troverete molti suggerimenti utili, indirizzi e idee. Il sito è ben curato, aggiornato e devo dire molto raffinato, originale e simpatica la sezione videoblog, vale proprio una visita.
Altro sito molto ben curato e che propone davvero molti servizi è Matrimonio Ecologico e per ultimo vi cito la fiera Matrimoni Solidali che si è tenuta a Desio nel mese scorso e che sicuramente verrà replicata.  Se ve la siete persa niente paura, il sito è ricchissimo di contenuti e contatti utili.





IL VIAGGIO DI NOZZE
Tema delicato questo e non solo quando si parla di viaggi di nozze ma anche di viaggi in generale per questo argomento vi rimando non solo virtualmente ma anche fisicamente a Fa' la cosa giusta fiera dell'equosolidale (ma che ve lo dico a fare!) che quest'anno è arrivata, più fresca che mai, alla decima edizione e che ha da sempre un occhio di riguardo al modo di viaggiare ecosostenibile.







giovedì 28 febbraio 2013

Frivolezze di primavera - parte 1

La sento, come si fa non sentirla?
Sta arrivando, finalmente!
Stamattina, al mio risveglio, avevo petali di fiori sul mio cuscino, più Primavera di così!
Oggi ho proprio la bella sensazione del ricominciare e quindi, prima di tutto, ricomincio a scrivere. Un post leggero, ok,  ma come esercizio di riscaldamento va più che bene.
La seconda cosa che ricomincio a fare oggi sarà andare in palestra.
Non vedevo l'ora, mi sembra di rinascere e non scherzo.
La pupa ha più di sette mesi e nei miei programmi avrei ricominciato molto prima ma non avevo fatto i conti con l'amica mastite che una settimana sì e una no veniva a trovarmi.
Stasera, dunque e siccome ci si arrugginisce su tutto e anche in fretta eccomi qui a preparare la borsa a velocità bradipo, per fare qualcosa di divertente allora ho pensato a questo post.
Dopo questo lungo e brutto inverno, in cui ho scritto poco e pensato troppo ho proprio bisogno di un po' di frivolezze (ecobio però, ci mancherebbe) ed ecco allora un elenco dei miei "must have" da mettere nel beauty da spogliatoio.
Sono tutte cose una più goduriosa dell'altra anche per far ricredere un po' quelle che pensano che i prodotti bio sono noiosi e sanno tutti d'erba.
Ed eccoli qui



- Pilogen Bio Bio Baby - Bagno shampoo alla camomilla biologica
- Dr Organic - Pomegranate Conditioner
- Dr Organic - Vitamin E Deodorant
- Bioearth - Crema idratante attiva viso
- Dr Organic - Pomegranate skin lotion
- Crazy Rumors - Mint chocolate 100% natural lip balm